Osteopatia e Reflusso gastroesofageo Maggio 12, 2023 – Postato in: Blog

Il reflusso gastroesofageo è un problema molto fastidioso che in genere colpisce oltre 4 milioni di persone nel mondo. 

Caratterizzato da una forte e insidiosa sensazione di bruciore o dolore nella zona retro-sternale e toracica. I sintomi del reflusso sono in parte simili a quelli percepiti nella manifestazione della gastrite, in quanto entrambe si localizzano nella parte dello stomaco, tuttavia esse non sono sovrapponibili per una serie di fattori. 

Il disturbo del reflusso gastroesofageo, difatti, è un disordine del sistema gastro-intestinale di origine multi-fattoriale, che può dipendere sia dal prolungarsi di un’alimentazione scorretta che da una somatizzazione da stress. 

Per alleviare e curarne i sintomi, prassi è quella di agire secondo un approccio farmacologico, che tuttavia non si prefigge di curare il disturbo in via definitiva. 

Qui entra in gioco il trattamento osteopatico che, se abbinato alla prescrizione farmacologica, può garantire risultati nel lungo termine, in quanto va agire in modo non invasivo ma profondo nella zona affetta dal disturbo, alleviandone i sintomi. 

Ma andiamo più nel dettaglio a conoscere origini e sintomatologie del reflusso gastroesofageo. 

Reflusso gastroesofageo, cause e sintomi 

La conoscenza delle dinamiche del nostro corpo è il primo passo per comprendere le cause dei disturbi dei quali soffriamo.  Vediamo adesso cause e sintomi tipici di un disturbo così comune come quello del reflusso gastroesofageo. 

Tutto ciò che ingeriamo, prima di raggiungere lo stomaco ed essere digerito, passa attraverso lo sfintere esofageo inferiore, in gergo anatomico chiamato Cardias (LES): una valvola che permette il passaggio di solidi e liquidi, che si apre e chiude al fine di impedire che l’acido cloridrico dello stomaco possa risalire verso l’esofago. La presenza del reflusso rappresenta un’anomalia in tutto e per tutto, in quanto segnala un’evidente alterazione di tale valvola. 

Infatti in presenza di reflusso gastroesofageo, il contenuto acido dello stomaco, nonché i succhi gastrici, tende a risalire, irritando l’esofago e dando origine ai seguenti sintomi: 

  • Bruciore esofageo o pirosi;
  • Ulcera esofagea;
  • Rigurgito;
  • Disfagia, eruttazioni, faringiti, disfonie, tosse irritativa e otalgie;
  • Dolore cervicale; 
  • Nausea; 
  • Dolore retro-sternale.

Di norma all’origine di tale disturbo possiamo individuare: 

  • Una alterazione del tono dello sfintere
  • Disfunzioni strutturali
  • Anomalia nello svuotamento gastrico
  • Salivazione ridotta
  • Ansia e stress.

Per prevenire la manifestazione recidiva del disturbo è primariamente consigliato condurre uno stile alimentare sano, privo di alcool e fumo. 

Ma adesso andiamo a vedere come il trattamento osteopatico può rivelarsi risolutivo per i pazienti che accusano periodicamente i sintomi del reflusso gastroesofageo. 

Come può intervenire l’osteopatia in questi casi?

L’osteopatia può rivelarsi un valido alleato per la cura dei sintomi connessi al reflusso gastro-esofageo. Il trattamento osteopatico, infatti, può andare ad operare sul LES, la valvola tra l’esofago e lo stomaco, liberando la struttura esofagea e liberare il paziente dal dolore.

Diete rigide, protezioni gastriche e cure farmacologiche possono essere maggiormente risolutive, se inserite all’interno di un iter multidisciplinare nel quale l’osteopatia gioca un ruolo importante.

L’osteopata, per ridurre ed alleviare i sintomi dovuti al reflusso si avvale di tecniche manipolative che andranno ad agire in loco al disturbo da trattare.

Difatti le tecniche maggiormente utilizzate in un trattamento osteopatico per la cura del reflusso sono:

  • trazione del Les (sfintere esofageo inferiore)
  • mobilizzazione del diaframma e della colonna toracica
  • ripristino di una corretta ergonomia posturale

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Giulia Giannotti Osteopata Roma Eur